3 indicatori per riconoscere le azioni sottovalutate

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3 indicatori per riconoscere le azioni sottovalutate
Innovation

Le azioni sottovalutate sono titoli attualmente sottostimati dai mercati, che hanno di conseguenza un forte potenziale di crescita. Ecco perché per gli investitori è così importante riconoscerle: la loro quotazione ha ottime probabilità di aumentare esponenzialmente nel prossimo futuro.

Spesso si tratta di azioni di società che operano nel settore dell’innovazione tecnologica, dove tutto corre molto velocemente e una quotazione può esplodere da un momento all’altro. Tuttavia, ci sono anche dei rischi di cui occorre tenere conto e che non devi sottovalutare se stai pensando di investire sui mercati azionari.

In questo post ti sveliamo 3 indicatori che possono aiutarti a riconoscere un’azione sottovalutata, parliamo dei rischi per gli investitori e ti aiutiamo a definire la strategia giusta se anche tu stai valutando di cogliere questa opportunità.

Cos’è un’azione sottovalutata

Come forse già sai, un’azione rappresenta una quota della proprietà di una società. Quando una società è quotata in borsa, le sue azioni vengono scambiate sui mercati e questo significa che qualsiasi investitore può decidere di acquistarle e diventare così socio dell’azienda in questione.

Generalmente, il motivo per cui un investitore decide di acquistare azioni è quello di percepire i dividendi versati agli azionisti e/o di rivenderle sul mercato quando la quotazione del titolo sarà salita, realizzando così un profitto.

Dopo questa breve parte introduttiva, vediamo ora cos’è un’azione sottovalutata. Come anticipato in apertura, si tratta di un’azione il cui prezzo di mercato sottovaluta i risultati d’esercizio e le prospettive di crescita della società emittente. Di conseguenza, è ragionevole attendersi che le quotazioni di queste azioni cresceranno notevolmente in futuro. A un certo punto, il mercato “si sveglierà”, gli investitori cominceranno ad acquistarle e di conseguenza il loro prezzo aumenterà. Ecco spiegato il motivo per cui, imparando a riconoscere le azioni sottovalutate, è possibile realizzare guadagni molto interessanti sui mercati.

Le caratteristiche di una growth company

Abbiamo già detto che, spesso e volentieri, le società emittenti di azioni sottovalutate operano nel ramo tecnologico, che è ormai il protagonista delle principali rivoluzioni contemporanee. Ed è proprio nel settore delle nuove tecnologie che ritroviamo la maggior parte delle growth companies, le società con un grande potenziale di crescita nell’economia reale e, di riflesso, anche sui mercati finanziari.

È importante precisare che non tutte le azioni emesse dalle società tech sono sottovalutate. Anzi, ce ne sono alcune già molto note e in grado di offrire agli investitori determinate garanzie. Pensa soltanto a colossi come Amazon, Apple e Google: non si tratta certo di società semi-sconosciute e il più delle volte le quotazioni delle loro azioni rispecchiano effettivamente il loro andamento e le loro prospettive di crescita.

Pensa però se avessi acquistato un’azione di Amazon non ieri o due mesi fa, ma nel 2002, quando il corso si aggirava all’incirca tra i 15 e i 20 dollari americani. Sai quanto vale oggi un’azione di Amazon? Te lo diciamo noi: il 19 ottobre 2020, il corso era pari a 3.207,21 dollari. A questo punto, ti basta fare un rapido calcolo per capire quanto avresti potuto guadagnare.

Oggi come oggi, Amazon ha già probabilmente realizzato gran parte del suo potenziale di crescita. Ciò non toglie che esistono molte altre società quotate che potrebbero ripercorrere la strada fatta dal gigante dell’e-commerce nel corso dei prossimi anni. E sono proprio quelle le cui azioni sono attualmente sottovalutate dai mercati.

Un’ottima opportunità quella delle azioni sottovalutate, non c’è che dire. Però c’è anche un rovescio della medaglia. Perché investire in queste società può essere anche molto rischioso. Non c’è infatti alcuna garanzia riguardo al fatto che il potenziale di crescita verrà effettivamente realizzato e inoltre le quotazioni sono decisamente più volatili rispetto a quelle delle grandi società quotate.

Per tutti questi motivi, è importante che tu rifletta attentamente prima di buttarti in un investimento del genere. Se deciderai che in ogni caso ne vale la pena, tieni sempre ben presenti il principio della diversificazione e l’eventualità di perdere il capitale che avrai destinato a questo investimento.

3 indicatori per aiutarti a identificare le azioni sottovalutate

 

Indicatori per riconoscere le azioni sottovalutate.
Ora che sai cosa sono le azioni sottovalutate e conosci il concetto di growth company, veniamo finalmente al sodo. Esiste un modo per riconoscere un’azione sottovalutata? La risposta è: dipende. Nessun metodo è in grado di darti delle certezze assolute, però esistono degli indicatori che possono aiutarti a identificarle.

Nell’articolo di oggi, abbiamo deciso di presentarti 3 indicatori tra i più comunemente utilizzati:

· P/E ratio: è il rapporto tra il prezzo di un’azione e il suo rendimento in un dato momento. Più il prezzo è basso rispetto ai dividendi versati agli azionisti, maggiore sarà il potenziale di crescita.  Secondo le stime più comuni, un P/E ratio nella norma è compreso tra 15 e 22. Un valore intorno al 9 sta ad indicare che l’azione è attualmente sottovalutata.

· PEG ratio: Il punto di partenza è sempre il P/E ratio, ma viene introdotto anche un nuovo elemento. La PEG ratio consiste infatti nel rapporto tra P/E ratio e tasso di crescita dei rendimenti attesi. In questo modo, si tiene conto anche delle prospettive di crescita future e non soltanto degli utili generati in un dato momento. Una PEG ratio ottimale dovrebbe essere pari a 1. Ne consegue che valori inferiori indicano che l’azione è sottovalutata, in quanto il P/E ratio è attualmente inferiore alla crescita prevista per il futuro.

· ROE (Return on equity): è il rapporto tra l’utile netto aziendale e il capitale sociale, ovvero quello conferito complessivamente dagli azionisti. Il ROE indica di fatto la misura in cui un’azienda è in grado di generare utili proporzionalmente al capitale di rischio di cui dispone.

Riconoscere le azioni sottovalutate: l’analisi fondamentale

Se vuoi ottimizzare le tue probabilità di riconoscere le migliori azioni sottovalutate, c’è anche un altro fattore che devi considerare. Stiamo parlando dell’analisi fondamentale, che riguarda sostanzialmente il contesto economico, il settore in cui la società opera, ma anche le performance e lo stato di salute aziendale.

Tenendo conto di questi parametri relativi all’attività reale della società, potrai sviluppare una visione più ampia rispetto a quella che avresti valutando unicamente gli indicatori che abbiamo visto nel paragrafo precedente.

In questo articolo abbiamo parlato di azioni sottovalutate, delle opportunità di investimento che generano, dei rischi e degli indicatori che possono aiutarci a riconoscerle.

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