Dopo alcuni anni di calma piatta, in questi ultimi tempi siamo tornati a parlare di inflazione. Come abbiamo già sottolineato in altri articoli, potrebbe semplicemente trattarsi di un fenomeno temporaneo, dovuto alla ripresa dei consumi nel periodo post-pandemia. Resta il fatto che molti investitori hanno cominciato a muoversi sui mercati nell’ottica di una possibile ondata inflazionistica.
I Btp indicizzati all’inflazione europea si inseriscono perfettamente in questo contesto: si tratta infatti di una particolare tipologia di titoli di Stato il cui rendimento viene automaticamente adeguato all’andamento dell’inflazione. In questo nuovo post della nostra sezione focus vedremo meglio di cosa si tratta e quando effettivamente convenga orientarsi su questi prodotti finanziari.
Cosa sono i Btp indicizzati?
I Btp indicizzati all’inflazione europea sono per molti versi dei classici buoni del tesoro. Vengono emessi dagli Stati membri dell’UE al fine di finanziare il debito pubblico. Rispetto ai normali Btp hanno però una caratteristica particolare: sia gli interessi versati agli investitori che il capitale rimborsato alla scadenza vengono rivalutati in base all’evoluzione dell’Indice dei Prezzi al Consumo dell’Eurostat.
Il loro scopo è quello di preservare il potere d’acquisto dei risparmiatori: mettiamo che tu decida di acquistare dei Btp scadenza 30 anni al 2%. Così facendo, pensi di avere la certezza di ottenere il tuo rendimento del 2% annuo sul capitale investito. Se però l’inflazione dovesse aumentare più del 2% mentre detieni i tuoi titoli, in termini di potere d’acquisto il tuo investimento non renderebbe più nulla, da un certo punto di vista potresti addirittura perderci.
L’inflazione consiste in un aumento della moneta in circolazione, che provoca a sua volta un aumento generalizzato dei prezzi. Chi predilige gli investimenti obbligazionari ne risulta particolarmente colpito perché, con l’inflazione, il rendimento fisso che percepisce perde valore in termini di potere d’acquisto. Per fare un esempio molto concreto, se prima il reddito che ne ricavava bastava a pagare dieci cene al ristorante, con l’aumento dell’inflazione potrà pagarne solo sette. Per finanziare le dieci cene dovrà quindi ricorrere ad altre fonti di reddito o, in alternativa, dovrà rassegnarsi a recarsi meno spesso al ristorante.
A questo punto, è facile comprendere come orientandosi sui Btp indicizzati si elimini questo problema: qualora l’inflazione dovesse aumentare (o diminuire) il loro rendimento crescerà o diminuirà di conseguenza.
Come si calcola il rendimento netto dei Btp indicizzati
Gli interessi dei Btp indicizzati vengono versati ai detentori a scadenze regolari. Il loro ammontare si calcola applicando la formula:
tasso di interesse fisso x capitale investito rivalutato in base all’evoluzione dell’inflazione
Per quanto riguarda invece il capitale investito, viene anch’esso rivalutato in base all’inflazione ma viene comunque garantito il rimborso del capitale nominale. In altre parole, l’investitore può contare sul fatto che, nel caso in cui l’inflazione dovesse diminuire, alla scadenza riceverà indietro l’importo che ha effettivamente investito.
Come acquistare i Btp indicizzati di nuova emissione
Le nuove emissioni di Btp indicizzati vengono comunicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. In tali occasioni, viene indetta un’asta a cui però possono partecipare soltanto gli operatori abilitati. Gli investitori privati possono invece acquistarli rivolgendosi alla propria banca o al proprio intermediario finanziario.
Non è tuttavia necessario attendere una nuova emissione per acquistare Btp indicizzati. Questi vengono infatti scambiati anche sul mercato secondario ed è possibile sottoscriverli in qualsiasi momento al prezzo di mercato.
I Btp indicizzati possono avere diverse scadenze, che variano da diciotto mesi fino a trent’anni.
Quando conviene acquistare i Btp indicizzati all’inflazione europea
Abbiamo visto che i Btp indicizzati tutelano investitori e risparmiatori dal rischio di inflazione grazie all’adeguamento di interessi e capitali. Se però il capitale viene rimborsato alla scadenza almeno al suo valore nominale, le cedole possono anche diminuire se l’inflazione segue lo stesso corso.
Di conseguenza, l’acquisto di Btp indicizzati è da valutare quando ci attendiamo un aumento dell’inflazione nel prossimo futuro oppure quando siamo intenzionati a investire nel lungo termine.
In questo post abbiamo visto che cosa sono i Btp indicizzati, come funziona il calcolo degli interessi, il rimborso del capitale e a quali condizioni conviene acquistarli.
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