Come coprirsi dal rischio di cambio

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Come coprirsi dal rischio di cambio
Investire

Il rischio di cambio è un fattore che occorre considerare ogniqualvolta decidiamo di fare un investimento in una valuta straniera. In questo post della nostra sezione focus, vedremo nel dettaglio di cosa si tratta, da cosa può dipendere e quali sono gli strumenti a tua disposizione per contenere il rischio.

Cos’è il rischio di cambio

Il rischio di cambio consiste nell’eventualità che il tasso di cambio tra due valute evolva in modo a noi sfavorevole. Già, ma concretamente cosa significa? Vediamo un esempio per capire meglio di cosa stiamo parlando.

Mettiamo che tu voglia acquistare 100 azioni della società americana XY. Un’azione di XY è attualmente quotata a 150 dollari.

XY è quotata al NASDAQ e per acquistare le 100 azioni ti occorreranno 15.000 dollari (per semplificare, in questo esempio non teniamo conto delle commissioni). Mettiamo che il tasso di cambio USD/EUR odierno sia pari a 0,80. Per ottenere i tuoi 15.000 dollari e acquistare le 100 azioni di XY, devi cambiare 12.000 euro (15.000 * 0,80).

Passano tre mesi e tu non puoi che essere contento del tuo investimento. Nel frattempo, le azioni di XY sono salite a 170 dollari. Calcolando che ne hai acquistate 100, il tuo guadagno ammonta a 3'000 dollari: (170 - 150) * 100.

Decidi dunque di vendere le 100 azioni di XY. Purtroppo però, una volta che hai cambiato i dollari in euro, devi fare i conti con una brutta sorpresa: ti ritrovi soltanto con 10.800 euro, 1.200 in meno rispetto al tuo investimento iniziale! Com’è possibile? In questi tre mesi il cambio USD/EUR è sceso a 0,6. Per acquistare un dollaro non ci vogliono più 0,8 euro, ne bastano 0,6. Ne puoi dedurre che il valore del dollaro è diminuito rispetto a quello dell’euro.

Di conseguenza, il guadagno realizzato è stato annullato dall’evoluzione del cambio. Non solo: sei persino arrivato a perdere 1.200 euro sull’investimento iniziale.

Quali fattori influenzano l’evoluzione del tasso di cambio

Il tasso di cambio tra due valute può essere influenzato da diversi fattori di natura politica ed economica. Pensiamo ad esempio alle decisioni in materia di politica monetaria prese dalle banche centrali, all’attrattività di un paese e della sua valuta agli occhi degli investitori stranieri, o ancora agli effetti dell’introduzione di nuove barriere all’importazione o all’esportazione da parte di alcuni partner commerciali.

Questi sono solo alcuni degli eventi che possono influire sul tasso di cambio e chiunque decida di investire in una valuta straniera farebbe bene a tenerli d’occhio in modo costante.

Quali sono gli strumenti che tutelano contro il rischio di cambio?

La buona notizia è che esistono degli strumenti finanziari particolari, pensati appositamente per tutelare dal rischio di cambio gli investitori e gli imprenditori che commerciano con l’estero.

Vediamone alcuni, in modo che tu possa fartene quantomeno un’idea:

· Gli ETF valutari, che replicano l’evoluzione del tasso di cambio tra due valute oppure l’andamento opposto (cioè possono assumere una posizione sia long che short su una determinata valuta). Tornando all’esempio che abbiamo visto poco sopra, avresti potuto tutelarti dal rischio di cambio acquistando un numero di quote sufficiente di un ETF i cui rendimenti sono inversamente proporzionali rispetto all’andamento del cambio USD/EUR (cioè quando il cambio USD/EUR varia, il rendimento dell’ETF varia nella direzione opposta). In questo modo, ti saresti coperto contro un’evoluzione del tasso a te sfavorevole.

· I currency rate Swap, tramite i quali puoi accordarti con una controparte sullo scambio di un dato ammontare di una valuta a una certa data e a un tasso di cambio prefissato. In buona sostanza, ti permettono di bloccare il tasso di cambio per un certo periodo di tempo.

· Le opzioni su valute: le opzioni sono una particolare tipologia di strumento derivato. Danno all’acquirente il diritto (senza che vi sia alcun obbligo) di acquistare o di vendere, a un prezzo prestabilito, una certa quantità di sottostante a una determinata scadenza. In cambio di questa prerogativa, l’acquirente è tenuto a pagare un premio. I sottostanti possono essere di varia natura (azioni, materie prime, indici di borsa, ecc..) e tra questi troviamo anche le valute. Ancora una volta, grazie alle opzioni è possibile “bloccare” il tasso di cambio, acquistando il diritto di acquistare o vendere in futuro una certa quantità di valuta estera a un prezzo prefissato.

In questo post abbiamo parlato del rischio di cambio e dei principali strumenti a tua disposizione per tutelarti quando decidi di investire in una valuta straniera.

Ti interessa saperne di più sul mercato delle valute, gli ETF e i contratti SWAP?

Allora leggi anche:

· Forex trading: come funziona il mercato delle valute

· ETF: cosa sono e come funzionano

· ETF fisici e sintetici: rischi e differenze

· Contratti Swap: cosa sono, come funzionano e a cosa servono

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I nostri articoli sono a scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre necessario svolgere una ricerca approfondita o rivolgersi a un professionista del settore.

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