Attraverso gli earnings report, noti anche come trimestrali, le società quotate in borsa informano periodicamente gli investitori sui loro risultati finanziari. La cosa interessante è che contengono informazioni molto utili, certamente utilizzabili per investire nel lungo periodo ma anche per cercare di realizzare un profitto nel breve termine.
In questo post della nostra sezione focus vedremo cosa contengono gli earnings report, quali dati è possibile reperirvi e come possono essere utilizzati per guidare le nostre scelte di investimento.
Cosa sono gli earnings report
Dicevamo che gli earnings report sono lo strumento attraverso il quale le società quotate in borsa rendono pubblici i loro risultati finanziari. Vengono pubblicati periodicamente, in genere ogni trimestre, in modo da tenere sempre aggiornati gli investitori sull’andamento e lo stato di salute delle società di cui sono azionisti.
Un earnings report include bilancio, conto economico e flusso di cassa aggiornati, in modo che ci si possa fare un’idea piuttosto chiara della loro evoluzione grazie al confronto con i rapporti pubblicati nei periodi precedenti. Per un investitore è davvero molto utile imparare a interpretarli, quantomeno a estrarre e analizzare in prospettiva i dati più significativi come ad esempio l’utile netto, l’utile per azione e i ricavi netti.
Usare gli earnings report per investire nel lungo termine
Come abbiamo visto, gli earnings report contengono tutte le principali informazioni sull’andamento delle società quotate e possono senz’altro costituire un’ottima base per la nostra attività di stock picking, la scelta delle azioni in cui investire.
In particolare, raffrontando l’ultimo earnings report con quelli precedenti, abbiamo modo di ricavare un quadro piuttosto preciso dell’evoluzione dell’andamento aziendale. E questo è sicuramente un buon punto di partenza per stimare anche le future prospettive di crescita.
Usare gli earnings report per investire nel breve termine
Gli earnings report possono però guidare le nostre scelte di investimento anche su un orizzonte temporale più breve. Molto spesso, le quotazioni azionarie tendono infatti a oscillare in modo significativo proprio in corrispondenza della pubblicazione di questi rapporti.
La ragione per cui ciò accade è abbastanza intuitiva: nel momento in cui si avvicina la data di pubblicazione, si formano delle attese ben precise –principalmente influenzate dagli analisti e dai media – che possono poi trovare conferma oppure no.
In genere, la direzione e la rilevanza delle oscillazioni di prezzo dipendono dal cosiddetto “effetto sorpresa”, ovvero da quanto i risultati pubblicati si discostano dalle previsioni.
Sempre per lo stesso motivo, acquistare azioni di una società poco prima della pubblicazione dell’earnings report può essere rischioso. Meglio seguire l’andamento del titolo da vicino e acquistare dopo la pubblicazione se si trova conferma del fatto che ne vale effettivamente la pena.
Andare oltre gli earnings report
Se gli earnings report costituiscono uno strumento molto utile per orientarsi nell’attività di stock picking, questo non significa che debba essere l’unico. Ciò che accade sui mercati non è soltanto il frutto dei risultati aziendali: i fattori che concorrono a formare le loro dinamiche sono molti, tra cui spiccano peraltro quelli psicologici, che svolgono un ruolo primario nel determinare le scelte degli investitori.
Pertanto, il nostro consiglio è sempre quello di considerare anche altri dati e informazioni, come ad esempio l’andamento della quotazione azionaria nel tempo e i principali indicatori di analisi tecnica a cui dedicheremo presto un articolo ad hoc.
In questo post abbiamo visto cosa sono gli earnings report, cosa contengono e come possono essere inseriti nella definizione della nostra strategia di investimento.
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