Effetto “Reddit”: il caso GameStop e la sfida ai fondi speculativi

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Effetto “Reddit”: il caso GameStop e la sfida ai fondi speculativi
Finanza e mercati

Se ti interessi a quanto sta accadendo sui mercati finanziari in questo periodo, quasi certamente non ti sarai perso la notizia: verso la fine del mese di gennaio il caso GameStop è letteralmente esploso, prima in Borsa e poi, di riflesso, su tutti i media specializzati e non.

La storia del gruppo di piccoli investitori che, unendo le forze, riescono a trionfare sulle logiche speculative degli hedge funds non poteva certo passare inosservata. Ma cos’è successo esattamente e perché? Si è effettivamente trattato di un evento storico, destinato a segnare un cambiamento radicale nelle logiche di mercato?

Se ti interessa capire meglio questo fenomeno, sei capitato nel posto giusto: il nostro post di approfondimento di oggi è dedicato proprio al caso GameStop e alle conseguenze che potrebbe produrre sui mercati finanziari anche nel lungo periodo!

Caso GameStop: ecco cos’è successo

Partiamo da un breve riassunto di quanto accaduto alle azioni di GameStop negli ultimi giorni dello scorso gennaio.

L’11 gennaio 2021 il prezzo di un’azione GameStop ammontava a 19.94 dollari americani. Nel corso del 2020 si era già potuta riscontrare una tendenza al rialzo, ma nulla di paragonabile a quanto sarebbe accaduto all’incirca due settimane più tardi.

Il 27 gennaio il corso azionario di GameStop ha registrato un’impennata senza precedenti toccando i 347.51 dollari. Hai capito bene: da 19.94 a 347.51 dollari in soli sedici giorni!

Come si spiega l’eccezionalità di questo fenomeno? Per capirlo, dobbiamo fare un passo indietro e occuparci di quanto accaduto su Reddit, il social media dedicato all’aggregazione e alla diffusione di notizie e contenuti web di vario genere, che gli utenti possono poi condividere e commentare. E già, perché a quanto pare la corsa alle azioni di GameStop è cominciata proprio da lì.

GameStop: uno sguardo dietro le quinte

Le sollecitazioni all’acquisto si sono infatti moltiplicate a partire da WallStreetBets, un subreddit dedicato al trading e ai mercati finanziari. Ma per quale ragione? A detta di molti, GameStop è un’azienda in fase di declino da diverso tempo e, nonostante la crescita del corso azionario nel 2020, non vi era alcun elemento particolare che facesse pensare a un’imminente ripresa.

In effetti, il motivo di questo tam-tam inaspettato è da ricercare altrove. Pare che il tutto si sia innescato a seguito della volontà di un gruppo di piccoli investitori di contrastare il dominio di alcuni grandi fondi speculativi. Era infatti risaputo che alcuni di questi hedge funds detenessero consistenti posizioni short sul titolo e che puntassero quindi a realizzare un guadagno speculando al ribasso. Se non conosci bene questo tipo di operazioni, leggi il nostro articolo dedicato allo short selling per capire come funzionano.

E per rimettere gli equilibri in discussione, che cosa potevano fare? Semplice: unire le forze e innescare una corsa all’acquisto! Si sa, le voci online circolano velocemente e, nel giro di poco tempo, la domanda di azioni GameStop è cresciuta al punto da determinare un aumento vertiginoso della sua quotazione.

Le conseguenze per i fondi speculativi coinvolti non sono difficili da immaginare: al fine di coprire le posizioni short, sono stati costretti a riacquistare le azioni GameStop a un prezzo molto più alto rispetto a quello a cui le avevano vendute.

Prima di concludere questa parte e di passare all’impatto che simili eventi possono produrre sul funzionamento dei mercati finanziari, teniamo a sottolineare che, molto probabilmente, ciò a cui abbiamo assistito non va attribuito unicamente a uno sforzo collettivo volto a salvare un’azienda in difficoltà. Molti investitori si sono infatti lanciati nell’acquisto delle azioni GameStop semplicemente perché hanno saputo cogliere i segnali di un imminente rialzo e non hanno voluto farsi sfuggire una ghiotta opportunità di guadagno.

Caso GameStop e conseguenze sui mercati finanziari

 

Caso GameStop: le conseguenze
Come puoi immaginare, il caso GameStop ha fatto molto parlare di sé, in particolare perché ha dimostrato che, in certi frangenti, gli investitori amatoriali hanno ormai le risorse per dominare le dinamiche del mercato e di contrapporsi persino alle mosse dei grandi hedge funds.

Anche se per molti GameStop ha segnato l’inizio di un processo di democratizzazione finanziaria, ci sembra ancora presto per prevedere come evolverà la questione in futuro. Una cosa però è praticamente certa: se questo trend dovesse stabilizzarsi e sempre più investitori amatoriali dovessero cominciare a operare sui mercati finanziari, assisteremmo probabilmente a una maggiore instabilità generale.

Già trattando il caso GameStop abbiamo avuto modo di rendercene conto: nel momento in cui si innescano particolari meccanismi speculativi, i mercati finanziari tendono ad allontanarsi, anche in modo molto marcato, dall’andamento dell’economia reale. GameStop era un’azienda che stava andando tutt’altro che bene, a maggior ragione dopo i lockdown che ha dovuto subire a causa della pandemia da Coronavirus. Eppure, ciò non ha impedito al prezzo delle sue azioni di crescere a dismisura, portando molti investitori a realizzare guadagni considerevoli.

Ne possiamo dedurre che, se in futuro fenomeni di questo tipo dovessero presentarsi con una certa regolarità, ci troveremmo probabilmente a fare i conti con un incremento della volatilità, con le quotazioni di alcuni titoli soggette a picchi e crolli inaspettati.

Se già attualmente il market sentiment, ovvero l’insieme delle percezioni e delle opinioni riguardanti l’andamento del mercato, è un fattore importante quando si tratta di valutare un investimento, in futuro potrebbe arrivare a predominare nettamente sull’analisi fondamentale relativa all’andamento dell’economia reale.

In questo articolo abbiamo passato in rassegna le principali dinamiche che hanno caratterizzato il caso GameStop e abbiamo analizzato il fenomeno dal punto di vista delle ripercussioni che potrebbe produrre sui mercati finanziari.

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