Se ti interessi di cosa succede nel contesto economico e finanziario internazionale, ultimamente avrai molto sentito parlare di Evergrande, il colosso immobiliare cinese schiacciato dal debito e che è ormai considerato a rischio default.
Com’è possibile che una delle principali società immobiliari cinesi si sia venuta a trovare in una situazione del genere in un lasso di tempo relativamente breve? Alla luce di quanto sta accadendo, vale ancora la pena di investire i propri risparmi nel settore immobiliare? Nel post di oggi approfondiremo entrambi questi aspetti!
Evergrande: cosa sta succedendo
Evergrande è uno dei principali gruppi immobiliari cinesi, ma è anche una delle società più indebitate al mondo, per un ammontare complessivo che supera i 300 miliardi di dollari. Nell’ultimo periodo, Evergrande ha mancato il pagamento degli interessi dovuti ai detentori delle sue obbligazioni, a dimostrazione del fatto che il suo livello di indebitamento è ormai diventato insostenibile e che la società si trova ad affrontare un concreto rischio di default.
Le conseguenze della crisi attraversata da Evergrande
Ciò che abbiamo potuto osservare finora, è stato in primo luogo l’impatto sui mercati finanziari. All’annuncio dell’insolvibilità di Evergrande, abbiamo assistito a un calo generalizzato sulle principali piazze mondiali, che sembra però essere stato riassorbito nel giro di qualche giorno.
Ma la situazione di Evergrande è destinata a produrre un impatto più significativo e di lungo termine, quantomeno sull’economia reale cinese. A restarne coinvolti non sarebbero soltanto i clienti che hanno acquistato immobili sulla carta, ma anche gli istituti bancari che hanno concesso prestiti al colosso immobiliare, come pure gli investitori cinesi e stranieri che hanno acquistato obbligazioni o azioni emesse da Evergrande.
Le possibili conseguenze potrebbero essere persino peggiori, in particolare se consideriamo che la crisi non riguarderebbe solo Evergrande, ma l’intero settore immobiliare cinese. Negli ultimi anni, la Cina avrebbe fatto da sfondo a numerose speculazioni edilizie, favorite almeno in parte da una particolarità del sistema fiscale cinese. Vista la forte centralizzazione, una delle poche fonti di entrate per le amministrazioni locali è costituita dalla vendita di terreni pubblici. L’incentivo ad acquistare terreni ha generato un boom nel settore dell’edilizia non solo nelle grandi città, ma anche nelle regioni periferiche, in cui però la domanda di immobili tende a essere stabile, se non addirittura in calo.
In generale, questa situazione potrebbe generare una bolla immobiliare con effetti simili a quelli che già abbiamo visto negli Stati Uniti durante la crisi del 2008-2009. Il governo cinese sta cercando di sanare la situazione ed è intervenuto in primo luogo restringendo l’accesso al credito, che ha poi sortito anche l’effetto di rivelare quanto Evergrande si trovasse in difficoltà.
Crisi Evergrande: vale ancora la pena di investire nel settore immobiliare?
Come abbiamo visto, il contesto politico-economico cinese ha le sue particolarità, che parrebbero aver influito almeno in una certa misura sulla crisi in cui Evergrande si trova attualmente. Certo, il rischio di default resta in primo luogo da attribuire alla gestione del gruppo immobiliare, specialmente al suo eccessivo indebitamento.
In Italia, come del resto anche in altri paesi, la situazione pare ben diversa. Se è vero che i tassi di interesse ai minimi storici hanno incentivato molto gli investimenti immobiliari, la nostra opinione è che questi ultimi siano ancora tra i migliori in termini di rapporto rischio-rendimento, almeno nel nostro paese.
La cosa importante è orientarsi su degli investimenti che siano stati ben ponderati. Ogni operazione immobiliare va analizzata nel dettaglio, serve uno studio della fattibilità imprenditoriale, occorre considerare l’ubicazione, la possibilità di vendere a un prezzo competitivo, prevedere il rendimento che sarà in grado di generare. Tutti questi passaggi consentono di ridurre al minimo il rischio che un’operazione non vada a buon fine.
Un altro fattore che secondo noi dovrebbe essere oggetto di un’attenta considerazione riguarda la possibilità di diversificare i propri investimenti in modo adeguato. Ti sconsigliamo di destinare tutto il capitale che hai deciso di investire a una o due operazioni immobiliari. Il rischio sarebbe troppo concentrato.
Investire nell’immobiliare in modo diversificato con il crowdfunding immobiliare
Certo diversificare nell’immobiliare non è cosa semplice, a meno che tu non disponga di grandi capitali. Ma potresti risolvere questo problema orientandoti sul crowdfunding immobiliare.
Come funziona? È molto semplice: esistono delle apposite piattaforme online su cui i promotori immobiliari possono proporre le loro operazioni ai potenziali finanziatori. In questo modo, hanno la possibilità di raccogliere i fondi necessari da un’ampia base di investitori. Si tratta di un grande vantaggio per chi promuove operazioni immobiliari, ma anche per i piccoli risparmiatori, che vorrebbero accedere a questo mercato pur non disponendo di grossi capitali da investire. Ognuno può infatti contribuire a finanziare una determinata operazione con la somma che desidera, in genere a partire da soli 500 euro. In questo modo, non solo hai la possibilità di gestire liberamente i tuoi investimenti, ma anche di diversificare al meglio il rischio.
Ovviamente, anche se deciderai di orientarti sul crowdfunding, prima di investire dovrai comunque fare tutta una serie di valutazioni. Informati sempre sulla piattaforma, come e da chi è gestita, che tipo di operazioni propone e come funziona nel dettaglio.
In questo post abbiamo parlato della crisi di Evergrande, dell’evoluzione del mercato immobiliare e di crowdfunding, il nuovo sistema innovativo che consente di contribuire a finanziare operazioni immobiliari anche con piccole somme di denaro.
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