Hedge fund: come funzionano i fondi speculativi

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Hedge fund: come funzionano i fondi speculativi
Finanza e mercati

Ultimamente hai sentito parlare del caso Archegos, il family office che ha quasi messo in ginocchio alcuni big player del sistema bancario, e ti stai chiedendo che cosa sia successo davvero? Certo, storie del genere hanno senz’altro il potere di stimolare la curiosità di noi piccoli investitori: com’è possibile che d’un tratto giganti come Credit Suisse e Nomura si trovino a dover tamponare perdite miliardarie? Quali dinamiche si celano dietro a operazioni di questo tipo?

Nel nostro post di approfondimento di oggi troverai una possibile risposta a queste domande: partiremo dalla disfatta di Archegos Capital Management per spiegarti il funzionamento degli hedge fund, di quanto possano trovarsi esposti alle dinamiche di mercato e dei potenziali rischi per gli investitori.

Il caso Archegos: cos’è successo

Partiamo dal caso Archegos, perché comprendere che cosa sia successo in questa vicenda può senz’altro aiutarci a capire meglio come funzionano gli hedge fund. In realtà Archegos è un family office, ma ai nostri scopi poco importa: operava in base a principi molto simili a quelli che regolano l’attività degli hedge fund, con l’unica differenza che non era tenuto a sottostare allo stesso tipo di regolamentazione.

Archegos era gestito da un certo Bill Hwang, personaggio conosciuto per essere stato uno dei gestori di Tiger Management, un fondo speculativo molto noto tra gli anni ’80 e ’90. In seguito, Hwang ha fondato dapprima un altro fondo, poi chiuso in seguito a un caso di insider trading, e poi il suo family office, Archegos appunto.

Ma cosa c’è dietro il tracollo di Archegos? Com’è arrivato al punto di doversi dichiarare insolvente di fronte alle pretese di alcuni grandi colossi bancari? A monte ci sarebbero diverse operazioni che, a un certo punto, ad Archegos sarebbero sfuggite di mano.

Alla base di tutto, ci sarebbe un meccanismo innescato da un particolare prodotto derivato: il total return Swap. Se hai letto il nostro post dedicato ai contratti Swap, puoi dire di aver già acquisito un’infarinatura di questi strumenti. In buona sostanza, uno Swap è un contratto in base al quale due soggetti si scambiano i rendimenti generati da due prodotti finanziari diversi.

Il total return Swap rientra nella categoria di questi contratti, in cui una parte cede all’altra il rendimento e il rischio derivanti da un determinato prodotto finanziario, per ricevere in cambio delle somme di denaro che gli vengono versate periodicamente.

Il tracollo di Archegos sarebbe da attribuire a un calo delle quotazioni di molti dei titoli su cui aveva scommesso al rialzo. A un certo punto, il family office non sarebbe più stato in grado di ammortizzare le perdite, trascinando nei guai anche le banche che avevano fatto da controparte (protection buyer) nei total return Swap da lui sottoscritti.

Il total return Swap è in realtà un contratto che si fonda su dinamiche piuttosto complesse. Tuttavia, il principio di fondo risulta abbastanza comprensibile: da una parte, il protection seller (in questo caso Archegos) beneficia del rendimento e si assume i rischi relativi a un determinato prodotto finanziario. Dall’altra, il protection buyer – che cede il rendimento e il rischio del prodotto finanziario – riceve periodicamente un certo ammontare di denaro. In questo modo, il protection seller ha la possibilità di guadagnare sull’andamento di titoli che di fatto non possiede, sfruttando il cosiddetto effetto leva. D’altra parte, è tenuto ad assumersi l’intero rischio derivante dalle potenziali perdite.

Cosa sono e come operano gli hedge fund?

Ora che abbiamo spiegato a grandi linee cos’è successo nel caso Archegos, possiamo passare al nocciolo della questione di oggi: cosa sono gli hedge funds? Come funzionano e perché sono spesso associati agli investimenti ad alto rischio?

Gli hedge fund sono particolari fondi di investimento che si pongono l’obiettivo di realizzare un profitto indipendentemente dall’andamento del mercato. In altre parole, mettono in atto delle strategie volte a guadagnare anche quando i mercati vanno male. Quando invece l’andamento è generalmente positivo, il loro proposito è quello di “battere il mercato” ovvero realizzare profitti superiori alla media.

Come fanno a perseguire degli obiettivi tanto ambiziosi? Ricorrono a strategie di investimento particolari, che consentono di potenziare i guadagni a fronte però di un rischio che può rivelarsi anche molto elevato. Tra queste troviamo:

· Le vendite allo scoperto: per capire meglio di cosa si tratta ti consigliamo di leggere il nostro post: Short selling: cosa sono le vendite allo scoperto.

· La negoziazione di strumenti derivati come Swap, futures e opzioni, al fine di sfruttare l’effetto leva. Se ti interessa saperne di più sul funzionamento dei derivati, leggi anche il nostro post: Contratti future: cosa sono e dove vengono negoziati.

Tieni presente che gli hedge fund sono generalmente dei fondi chiusi, accessibili a una cerchia ristretta di investitori che dispongono di grandi capitali.

Gli hedge fund più importanti.

Quali sono gli hedge fund più importanti

Tra gli hedge fund più conosciuti a livello internazionale troviamo sicuramente:

· Bridgewater Associates: ha sede negli Stati Uniti e gestisce il patrimonio più elevato in assoluto, pari a 160 miliardi di dollari.

· Renaissance Technologies (Medallion Fund): gestisce un patrimonio che ammonta a 130 miliardi i dollari, ma merita di essere menzionato soprattutto per gli elevati rendimenti che ha saputo realizzare e mantenere nel tempo (66% annualizzato dal 1988 al 2018 al lordo delle commissioni).

· Tiger Global Management: gestito da Chase Coleman, è il fondo che ha realizzato la performance più alta in assoluto nel corso del 2020.

Pur non trattandosi di un hedge fund, ci sembra opportuno menzionare anche Berkshire Hathaway, la società di investimenti del noto miliardario Warren Buffett. La società gestisce a sua volta un fondo, a cui gli investitori possono partecipare acquistandone le azioni. Oltre a quelle di classe A, la cui quotazione si aggira intorno ai 400.000 dollari, ci sono anche le azioni di classe B, quotate a poco meno di 300 dollari e quindi accessibili anche ai piccoli investitori.

Conviene investire in un hedge fund?

La questione se convenga o meno investire in un hedge fund è controversa e da sempre molto dibattuta sia tra gli analisti che in ambito accademico. In proposito, diversi studi hanno dimostrato che, una volta dedotte le commissioni – generalmente molto elevate – il rendimento medio a lungo termine non superi di molto quello dei fondi a gestione passiva. Come però abbiamo visto, a questa regola non mancano le eccezioni.

Ricorda comunque che le strategie di investimento degli hedge fund sono considerate ad alto rischio e che, in linea di principio, restano accessibili unicamente ai grandi investitori. In base ai dati pubblicati dal Sole 24 ore, nel 2019 gli hedge fund che hanno cessato la loro attività sono stati più numerosi dei nuovi arrivati sul mercato. Un trend che si è manifestato in modo coerente nel corso degli ultimi anni e che dovrebbe spingerci quantomeno a riflettere.

In questo post siamo partiti dal caso Archegos per spiegare come operano gli hedge fund e perché le loro strategie di investimento sono ritenute particolarmente rischiose.

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