Migliorare la rete dei trasporti in ottica sostenibile è una delle grandi sfide che bisognerà vincere se vogliamo raggiungere gli obiettivi fissati in termini di riduzione dell’inquinamento e di emissioni di CO2. Non per niente si tratta di un tema costantemente all’ordine del giorno, ormai entrato nell’agenda politica di molti paesi.
Come può l’intelligenza artificiale contribuire alla realizzazione di un modello di mobilità più ecologico e sostenibile? Affronteremo la questione nel post di oggi, il terzo della nostra post series dedicata ai diversi ambiti di applicazione dell’AI. Nello specifico, parleremo di come questa tecnologia possa contribuire a migliorare l’efficienza, anche in ottica ecologica, dei mezzi di trasporto, senza d’altra parte trascurare le potenziali problematiche che andranno affrontate, soprattutto per quel che concerne la sicurezza, la tutela dei posti di lavoro e della privacy.
Le tecnologie AI che migliorano la mobilità
Tra le prime cose che vengono in mente quando si pensa al connubio tra intelligenza artificiale e mobilità, ci sono i sistemi di trasporto pubblico intelligenti. L’AI può infatti ottimizzare l’offerta dei mezzi pubblici in base alle effettive esigenze dei passeggeri, analizzando i dati sui loro spostamenti in tempo reale. Questo permette di rendere il trasporto più efficiente evitando al contempo sprechi di risorse.
Un altro aspetto da considerare riguarda certamente la possibilità di migliorare l’efficacia della manutenzione dei mezzi e delle reti di trasporto. Grazie all’AI, lo stato delle infrastrutture può essere monitorato in modo preciso e puntuale, consentendo di raggiungere standard di sicurezza più elevati.
Ma le applicazioni dell’intelligenza artificiale al settore della mobilità non finiscono qui. Ecco qualche esempio:
· I veicoli autonomi possono essere guidati senza conducente proprio grazie all’intelligenza artificiale. La combinazione di sensori, telecamere e algoritmi complessi consente di interpretare l’ambiente circostante e guidare in modo sicuro. Questa tecnologia è ancora in fase di evoluzione, ma in futuro potrebbe permettere di ridurre il numero di incidenti, oltre che migliorare la gestione del traffico.
· Se è vero che al momento i veicoli autonomi sono ancora largamente inaccessibili, l’intelligenza artificiale viene comunque impiegata nell’assistenza alla guida, riducendo il rischio di collisioni e migliorando l’efficienza dei veicoli.
· L’intelligenza artificiale può essere usata per ottimizzare il traffico: la capacità di analizzare grandi quantitativi di dati, anche in tempo reale, rende possibile effettuare previsioni precise riguardo al transito di veicoli, individuare i momenti di congestione stradale e, di conseguenza, migliorare la fluidità del traffico attraverso degli interventi mirati.
Come l’intelligenza artificiale promuove la mobilità sostenibile
Come abbiamo già accennato nei primi paragrafi di questo articolo, l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo importante anche nella promozione della mobilità sostenibile.
L’ottimizzazione del traffico e la pianificazione di percorsi intelligenti non costituiscono soltanto un vantaggio per gli utenti delle reti di trasporto, ma contribuiscono anche a diminuire il consumo di carburante riducendo l’impatto sull’ambiente.
Oltre a questo, l’intelligenza artificiale è in grado di adeguare l’utilizzo dei veicoli in modo da ottimizzarne l’efficienza da un punto di vista energetico, ad esempio tramite l’adeguamento della velocità e la gestione intelligente delle batterie dei veicoli elettrici. A ciò si aggiunge la possibilità di monitorare in modo costante le emissioni e i livelli di inquinamento che ne derivano, consentendo così di adottare le opportune misure correttive.
I potenziali problemi dell’AI applicata ai trasporti e alla mobilità
Nonostante l’intelligenza artificiale si stia rivelando molto promettente riguardo al miglioramento dell’efficienza dei trasporti e della mobilità sostenibile, questa porta con sé anche delle potenziali problematiche che vanno prese seriamente in considerazione al fine di implementare gli opportuni interventi per ridurne il più possibile gli effetti.
Tra queste, troviamo in primo luogo quella relativa alla sicurezza. Se pensiamo in particolare ai veicoli autonomi, è necessario disporre di tecnologie pienamente affidabili, non solo per evitare incidenti stradali ma che consentano anche di individuare e intervenire in modo efficace contro i cyber-attacchi.
Una seconda problematica riguarda la tutela della privacy degli utenti. Uno dei punti forti dell’intelligenza artificiale consiste nella capacità di raccogliere e analizzare grandi quantitativi di dati in tempi brevissimi. D’altro canto, questi dati riguardano in gran parte utilizzatori e passeggeri ed è quindi di fondamentale importanza che vengano adeguatamente protetti e anonimizzati.
Infine, uno dei problemi più sentiti riguarda l’eventualità che molte professioni, nei trasporti come del resto anche in altri settori, siano destinate a scomparire in futuro. A questo riguardo, si pone la necessità di formare e riqualificare i professionisti del settore nell’ottica di integrare in modo efficiente intelligenza artificiale e competenze umane.
Nel post di oggi abbiamo parlato dell’applicazione dell’intelligenza artificiale al settore dei trasporti e della mobilità sostenibile, soffermandoci in particolare sulle prospettive di evoluzione ma anche sulle problematiche che andranno gestite in modo efficace al fine di minimizzare le possibili ripercussioni negative. La prossima settimana ci ritroveremo qui su questo blog per parlare ancora di AI e delle sue potenzialità.
Ti sei perso i primi due articoli della nostra post series dedicata all’intelligenza artificiale? Nessun problema! Ecco i link:
· Intelligenza artificiale: le applicazioni in campo medico
· La casa diventa smart con l’intelligenza artificiale
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