Stai pensando agli investimenti che varrebbe la pena di fare nel corso del 2021 e le materie prime ti incuriosiscono? In effetti, si tratta di un settore meno conosciuto di altri ma non per questo privo di opportunità. Al contrario, molti tra i più esperti considerano il mercato delle commodities come particolarmente profittevole.
Considera però che gli investimenti in materie prime vanno fatti in modo consapevole: occorre conoscere le dinamiche che regolano domanda e offerta, i fattori che determinano le oscillazioni di prezzo e soprattutto il funzionamento degli strumenti derivati, perché è proprio grazie a questi ultimi che noi investitori possiamo accedere al settore delle commodities.
Il nostro post di oggi è dedicato appunto al mercato delle materie prime e alle nozioni di base che devi conoscere sul trading a fini speculativi.
Cosa sono le materie prime
Le materie prime, o commodities, sono risorse naturali impiegate nell’industria alimentare, come pure nella realizzazione di prodotti e macchinari di vario genere, gioielli ed energia.
Può trattarsi ad esempio del grano, della soia, del caffè, del cotone, ma anche di petrolio, gas naturale, bestiame e metalli preziosi. Tutte risorse che, una volta estratte o raccolte, vengono impiegate per realizzare altri beni, sia di produzione che di consumo.
Dove vengono negoziate le materie prime
Le materie prime vengono considerate come perfettamente interscambiabili in base a determinati parametri. Per questo motivo, possono essere negoziate in borsa.
La più conosciuta a livello globale per le commodities è senza ombra di dubbio il CME (Chicago Mercantile Exchange), che dal 2000 al 2010 ha inglobato alcune delle altre principali sedi di negoziazione del Nord America, come il NYMEX (New York Mercantile Exchange) e il CBOT (Chicago Board of Trade).
Guardando all’Europa, vale certamente la pena di menzionare l’ICE (Intercontinental Exchange), il LME (London Metal Exchange) e l’EEX (European Energy Exchange).
Come funziona il trading sulle materie prime
Sui mercati regolamentati, il trading sulle materie prime si svolge prevalentemente attraverso l’acquisto e la vendita di strumenti finanziari derivati. Tra i più utilizzati troviamo i contratti future, che abbiamo già trattato in linea generale in uno dei nostri articoli della sezione focus.
La cosa interessante è che questi strumenti consentono di comprare e vendere materie prime sui mercati anche a fini puramente speculativi, senza che sia necessario acquistare o possedere fisicamente la merce. Le parti che sottoscrivono un contratto future si impegnano a scambiare un certo quantitativo di materia prima a una data futura prestabilita e a un determinato prezzo.
Vediamo un esempio concreto per comprenderne meglio il funzionamento.
Un contratto future sui fagiolini di soia a scadenza tre mesi prevede lo scambio di 5.000 bushels (una particolare misura di capacità utilizzata negli USA, nel Regno Unito e in Canada) di sottostante, in questo caso i fagiolini. Il future è quotato in borsa e il suo prezzo odierno è pari a 1.350 dollari. Prevediamo che nei prossimi tre mesi la domanda di fagiolini di soia aumenterà e quindi decidiamo di acquistare un contratto. In questo modo, ci impegniamo ad acquistare tra tre mesi 5.000 bushels di fagiolini di soia al prezzo di oggi, realizzando un guadagno sull’aumento del prezzo di mercato.
Se invece ci attendiamo una diminuzione del prezzo dei fagiolini di soia, potremmo allora decidere di vendere il contratto future. In questo modo, ci impegneremmo a vendere tra tre mesi 5.000 bushels di fagiolini di soia al prezzo di oggi. Nel caso in cui la nostra previsione si rivelasse corretta, realizzeremmo un guadagno sulla differenza tra il prezzo odierno e il prezzo futuro, che in questo caso sarà inferiore rispetto al primo.
Come iniziare a fare trading sulle materie prime
Oggi il trading sulle materie prime viene prevalentemente praticato a fini speculativi e, grazie alle numerose piattaforme di trading online, è ormai accessibile a chiunque, inclusi i piccoli investitori. In linea teorica, è sufficiente iscriversi e creare un conto per cominciare a comprare e vendere contratti future sulle materie prime di nostra scelta.
A questo proposito, va però sottolineato che gli investimenti sulle materie prime sono tutt’altro che esenti da rischi. Si tratta di un mercato regolato da meccanismi e dinamiche particolari, che solo gli esperti del settore sono in grado di comprendere a fondo. Senza contare che acquistando o vendendo futures si muovono in realtà cifre ben più elevate rispetto a quelle effettivamente investite. E questo si traduce in un maggiore potenziale di guadagno, ma anche di perdita.
Qual è il miglior modo per investire in materie prime
Uno dei modi per investire in materie prime gestendo al meglio i rischi è costituito dallo spread trading.
Questo sistema consiste nell’acquistare e vendere in contemporanea due (o più) contratti future diversi tra loro. Tali contratti possono riguardare materie prime differenti (si parla in questo caso di spread intermarket) ma anche la stessa materia prima qualora i contratti abbiano scadenze diverse (spread intramarket). L’obiettivo in questo caso è quello di realizzare un margine di guadagno sulla variazione della differenza di prezzo tra i due contratti.
Vediamo un esempio semplificato al massimo, giusto per capire meglio come funziona lo spread trading. Il prezzo del mais sta aumentando e prevediamo che gli allevatori di bestiame si sposteranno presto sull’acquisto della soia per nutrire i loro animali. Se abbiamo ragione, il prezzo della soia è destinato a crescere in seguito all’aumento della domanda, mentre quello del mais diminuirà perché gli allevatori smetteranno di comprarlo. Di conseguenza, acquistiamo un contratto sulla soia e vendiamo un contratto sul mais. Se la nostra previsione si sarà rivelata corretta, entro la scadenza dei contratti avremo guadagnato sia sull’aumento di prezzo della soia, sia sulla diminuzione di prezzo del mais.
Ma come dicevamo, il fatto di acquistare e vendere due contratti diversi nello stesso momento permette anche di gestire meglio i rischi, perché non saremo completamente esposti su una singola posizione.
In questo articolo abbiamo passato in rassegna le basi del trading sulle materie prime. Ricorda che questo tipo di operazioni sono potenzialmente molto rischiose e adatte soltanto agli investitori più esperti. Per qualsiasi dubbio o necessità di ottenere chiarimenti, ti invitiamo a rivolgerti a un consulente professionista.
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