Il crowdfunding è un sistema di finanziamento innovativo che, tra le altre cose, permette anche ai piccoli investitori privati di accedere al settore degli NPL immobiliari.
Proprio di questo parleremo nel post di oggi, il secondo della nostra serie dedicata ai crediti deteriorati. La scorsa settimana abbiamo visto come gli NPL possano costituire un’opportunità di investimento molto interessante – anche se di certo non priva di rischi – e perché le banche tendono a cedere a terzi i crediti deteriorati.
Adesso è invece arrivato il momento di parlare dei modi migliori per accedere a questo mercato tenendo il rischio sotto controllo!
Il crowdfunding ti permette di investire in NPL immobiliari
Il settore degli NPL porta con sé delle opportunità molto interessanti, che consentono agli investitori di realizzare rendimenti di tutto rispetto partecipando al contempo a operazioni di recupero sostenibili, che puntano sulla rivalorizzazione del credito. In tutto questo, c’è però un aspetto importantissimo che non deve mai essere sottovalutato: il rischio. Gli NPL sono crediti deteriorati – il debitore fatica o è addirittura impossibilitato a pagare – e proprio per questo chi investe nel settore va incontro all’eventualità concreta di non riuscire a recuperare il suo investimento. Rispetto agli altri, gli NPL immobiliari offrono delle certezze in più, proprio perché sono garantiti da un immobile.
Resta il fatto che, per i piccoli investitori privati, accedere al mercato dei crediti deteriorati è tutt’altro che facile: generalmente le banche cedono pacchetti multimilionari e, in ogni caso, anche per acquistare un singolo credito occorre poter contare su un’elevata disponibilità finanziaria.
La buona notizia è che esistono altri modi per investire in NPL immobiliari e, in base alla nostra opinione, uno dei migliori a tua disposizione è proprio il crowdfunding!
Come funziona il crowdfunding immobiliare
Come dicevamo in apertura, il crowdfunding è un sistema di finanziamento innovativo, che permette di raccogliere fondi rivolgendosi a un’ampia base di investitori e risparmiatori. I promotori delle raccolte si avvalgono in genere di apposite piattaforme online per proporre i loro progetti e ottenere il denaro necessario per realizzarli. In cambio, chi decide di investire riceve una remunerazione (a meno che non si tratti di una raccolta di donazioni a scopo benefico).
Nel crowdfunding immobiliare, questo sistema di raccolta fondi viene appunto utilizzato per sostenere il finanziamento di operazioni immobiliari. In questo modo, i promotori possono raccogliere il denaro che gli occorre in modo semplice e veloce, mentre i piccoli investitori hanno il grande vantaggio di poter accedere a un settore profittevole da cui fino a ieri rimanevano esclusi, essendo un’esclusiva di chi disponeva di grandi capitali da investire.
Basterà iscriverti a una delle tante piattaforme in circolazione per renderti conto di come tu possa investire in operazioni immobiliari pur disponendo di un capitale modesto. L’investimento minimo per operazione varia in genere tra i 100 e i 1.000 euro, in base alla piattaforma e al singolo progetto. E questo grazie a un principio semplicissimo: ciascuna operazione viene cofinanziata da tanti investitori diversi, che contribuiscono in base a quanto possono e vogliono investire.
Il fenomeno del crowdfunding immobiliare ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni un po’ ovunque e l’Italia non fa eccezione. Secondo i dati pubblicati sul sito Crowdfunding Buzz, i fondi complessivamente raccolti nel nostro paese sono passati da poco più di 1,8 milioni nel 2017 a quasi 40 milioni nel 2021!
NPL immobiliari: ecco come investire nel recupero sostenibile
Attraverso le piattaforme di crowdfunding immobiliare, i piccoli investitori hanno la possibilità di gestire il rischio in modo ottimale, anche se non dispongono di grandi capitali e anche se decidono di guardare al settore degli NPL.
Innanzitutto, il fatto di poter partecipare a una singola operazione con una somma modesta offre la possibilità di diversificare suddividendo l’investimento su più operazioni. In secondo luogo, esistono delle piattaforme specializzate nel recupero sostenibile degli NPL immobiliari, che consentono anche ai piccoli finanziatori di beneficiare degli ottimi rendimenti che possono derivarne.
Capisci che in questo caso l’investitore è molto meno esposto rispetto all’acquisto diretto di un singolo credito deteriorato:
· il rischio può facilmente essere ripartito su più operazioni grazie all’ammontare dell’investimento minimo richiesto;
· trattandosi di NPL immobiliari, il rischio è notevolmente ridotto grazie al fatto che il recupero del credito è garantito dalla presenza di un immobile.
Gestire al meglio il rischio grazie al lending crowdfunding!
Un altro vantaggio in termini di gestione del rischio è dato dalla scelta di orientarsi su una particolare tipologia di crowdfunding.
Di fatto, esistono due diverse modalità per investire con il crowdfunding immobiliare:
· L’equity crowdfunding, in cui i finanziatori sono dei veri e propri investitori: per partecipare al finanziamento delle operazioni immobiliari acquistano un certo numero di quote della società proponente. L’ovvia conseguenza è quella di diventarne soci, partecipando agli utili ma anche alle eventuali perdite.
· Il lending crowdfunding, in cui i finanziatori sono di fatto dei “prestatori” di denaro: partecipano ai progetti effettuando un prestito, che viene ovviamente remunerato. Una volta conclusa l’operazione, ricevono indietro il capitale prestato insieme al rendimento pattuito.
Ne possiamo dedurre che il lending crowdfunding sia il meno rischioso tra i due: in questo caso, i finanziatori non diventano soci della proponente, ma prestano semplicemente del denaro che gli verrà restituito al termine dell’operazione.
Le piattaforme di crowdfunding immobiliare che puntano al recupero sostenibile
Come abbiamo già detto, nel nostro paese esistono alcune piattaforme di lending crowdfunding immobiliare che puntano al recupero sostenibile degli NPL. Una di queste è anche quella che ha raccolto più fondi in assoluto – per un ammontare di 14,5 milioni di euro – nel corso del 2020 ed è quindi probabile che tu ne abbia già sentito parlare.
Si tratta di Rendimento Etico, la piattaforma che ha fatto del recupero sostenibile il suo cavallo di battaglia. La sua missione consiste infatti nell’azzerare il debito delle persone che rischiano di perdere la casa all’asta. Grazie al sistema del saldo e stralcio, puntano a evitare le aste e le tipiche svalutazioni che ne derivano, che spesso e volentieri lasciano gli ex proprietari ancora fortemente indebitati anche dopo aver perso il loro immobile. Entrano in trattativa con i creditori, azzerano completamente il debito e acquistano la casa degli ex debitori, che viene poi rivenduta al prezzo di mercato.
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di crowdfunding e di come questo sistema permetta anche ai piccoli investitori di accedere a un settore interessante come quello degli NPL immobiliari, ripartendo il rischio in modo adeguato e contribuendo al recupero sostenibile.
Ti sei perso il primo articolo della nostra miniserie dedicata agli NPL? Eccolo qui: Come funziona la cessione degli NPL e dei crediti UTP.
E se ti interessa saperne di più sul crowdfunding, leggi anche i nostri articoli:
· Crowdfunding: cos’è e come funziona
· Cos’è il lending crowdfunding immobiliare
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