La pandemia di Coronavirus e la conseguente corsa ai vaccini ha attirato l’attenzione degli investitori sull’healthcare in modo particolare. Ma, volendo guardare oltre la situazione attuale, ci sono tante altre buone ragioni per tenere d’occhio il settore sanitario. Innanzitutto, è caratterizzato dalla continua introduzione di nuove innovazioni, senza contare che la domanda mondiale è tendenzialmente in crescita.
In questo post parleremo del perché valga la pena di prendere in considerazione le aziende farmaceutiche e il settore dell’healthcare in generale, dei progressi all’orizzonte e dei principali strumenti a tua disposizione per cominciare a investire in questo settore!
Perché investire nel settore sanitario
Dicevamo che la domanda di farmaci e servizi sanitari è in continua espansione. Questo vale soprattutto per il mondo sviluppato, complice l’aumento della speranza di vita. D’altra parte, possiamo attenderci anche una crescita graduale della richiesta proveniente dai paesi in via di sviluppo, che si stanno mostrando sempre più attenti alle condizioni sanitarie delle loro popolazioni.
Per arrivare al punto, il settore sanitario è considerato tra quelli indispensabili e di conseguenza risulta essere meno volatile (e quindi più stabile anche sui mercati) rispetto a molti altri. Le persone avranno sempre bisogno di cure e garantirne l’accesso è una priorità per la maggior parte dei paesi. Ne possiamo dedurre che, indipendentemente dalla congiuntura economica, nel medio e lungo termine il settore continuerà tendenzialmente a crescere.
Oltre a questo, c’è anche un altro fattore interessante che dovremmo prendere in considerazione. Se guardiamo all’innovazione nell’healthcare, possiamo ragionevolmente attenderci delle importanti evoluzioni nel corso dei prossimi anni. Nonostante molto sia già stato fatto, le prospettive per il futuro lasciano infatti intravedere nuovi passi da gigante nelle scoperte in ambito medico e nell’industria farmaceutica.
A nostro parere, tutto ciò costituisce una conferma del fatto che il settore sanitario dovrebbe quantomeno diventare oggetto di interesse da parte di qualsiasi investitore, soprattutto di coloro che mirano a costruirsi un reddito stabile nel lungo termine essendo disposti ad assumersi un rischio tutto sommato contenuto.
Le principali aziende farmaceutiche quotate in borsa
Fatte queste premesse, diamo ora uno sguardo alle principali aziende farmaceutiche quotate in borsa. In questo modo, potrai farti una prima idea delle società potenzialmente più solide che puoi trovare sui mercati:
· Johnson & Johnson (capitalizzazione di mercato indicativa al 25.5.2021: 449,13 Mrd).
· Roche (capitalizzazione di mercato indicativa al 25.5.2021: 273.46 Mrd).
· Pfizer (capitalizzazione di mercato indicativa al 25.5.2021: 222.84 Mrd).
· Merck & Co. (capitalizzazione di mercato indicativa al 25.5.2021: 200.11 Mrd).
· Novartis (capitalizzazione di mercato indicativa al 25.5.2021: 195.35 Mrd).
Come forse avrai notato, abbiamo elencato queste società in base alla loro capitalizzazione di mercato (prezzo per azione x numero di azioni in circolazione). Si tratta di un indicatore che consente di stimare in modo piuttosto immediato il valore complessivo che i mercati attribuiscono in un determinato momento a una società quotata in borsa.
Guardare oltre il settore farmaceutico
Quando arriva il momento di ponderare la decisione di investire nell’healthcare, in molti pensano per prima cosa al settore farmaceutico, spesso considerato come la culla dell’innovazione sanitaria. In effetti, si tratta di un ambito molto interessante, in cui vengono sviluppati farmaci e vaccini in grado di curare e prevenire varie patologie.
Tuttavia, ci sono diversi altri sottosettori che vale sicuramente la pena di prendere in considerazione: dalla diagnostica alla prevenzione, passando per l’assistenza sanitaria, le branche attualmente interessate dall’introduzione delle nuove tecnologie sono davvero molte. E ciò costituisce certamente un’opportunità anche per noi investitori.
Il modo migliore per investire nell’healthcare
Eccoci finalmente arrivati al punto cruciale del nostro articolo di oggi. Abbiamo visto che, al di là della pandemia di Coronavirus, il settore sanitario può costituire un’opportunità di investimento molto appetibile, soprattutto nel medio e lungo periodo. Ma qual è il modo migliore per investire nell’healthcare?
Intanto, dobbiamo precisare che non esiste una risposta univoca a questa domanda. Molto dipende dalla nostra propensione al rischio, dal capitale che vogliamo mettere a disposizione e, più in generale, dal nostro stile di investimento.
Qui ci limiteremo a segnalarti una possibilità particolarmente interessante per i piccoli investitori, che non hanno modo di diversificare adeguatamente il loro portafoglio acquistando un paniere di singole azioni. Stiamo parlando degli ETF (Exchange Traded Funds) a cui abbiamo già dedicato almeno un paio di articoli qui sul nostro blog.
Detto in poche parole, si tratta di fondi di investimento che rispecchiano un benchmark, come ad esempio un indice di borsa o un settore particolare. Acquistando quote di ETF, gli investitori possono godere di tutti i vantaggi di un’ampia diversificazione pur senza disporre di grandi capitali.
La cosa davvero interessante è che esistono degli ETF tematici, che mirano rappresentare il settore sanitario includendo i titoli emessi dalle principali aziende o a replicare la composizione dei principali indici di borsa healthcare.
A titolo puramente esemplificativo, citiamo il Lyxor STOXX Europe 600 Healthcare, il Lyxor MSCI World Health Care e il SPDR MSCI Europe Health Care.
Se ti interessa saperne di più sugli ETF, leggi anche:
· ETF: cosa sono e come funzionano
· ETF fisici e sintetici: rischi e differenze
In questo post abbiamo parlato delle future prospettive dell’healthcare, delle opportunità per gli investitori e delle diverse possibilità a tua disposizione se stai valutando di investire in questo settore.
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