Comprare una casa con l’idea di affittarla conviene davvero? Esistono delle alternative più flessibili per chi è interessato a investire nel settore immobiliare?
L’articolo di oggi sarà il primo di una nuova post series interamente dedicata alle opportunità di investimento nel mercato immobiliare. Oggi come oggi, i modi per inserirsi in questa realtà sono infatti sempre di più, in particolare grazie all’introduzione delle nuove tecnologie.
Nel corso delle prossime settimane ti parleremo delle possibilità a tua disposizione se anche a te interessa entrare in questo mercato. Il settore immobiliare presenta un rapporto rischio-rendimento molto interessante, è meno volatile e più stabile rispetto ad altri pur offrendo l’opportunità di realizzare guadagni di tutto rispetto. E la buona notizia è che ormai non è più necessario disporre di grandi capitali come in passato.
Prossimamente, vedremo come sia possibile investire nell’immobiliare anche per chi ha giusto qualche risparmio da parte. Oggi però cominceremo focalizzandoci su uno degli investimenti immobiliari più classici: comprare una casa per poi affittarla.
Comprare una casa per affittarla: conviene davvero?
Acquistare un immobile per poi affittarlo, assicurandoti in questo modo un’entrata fissa e regolare: i conti sembrano tornare e, in effetti, così dovrebbe essere. Affittare un immobile comporta però dei fattori di rischio che vanno considerati:
· Il primo riguarda la necessità di ammortizzare i costi – non certo indifferenti – associati a un investimento di questo tipo. Oltre al capitale iniziale che dovrai mettere di tasca tua, è probabile che debba rivolgerti a una banca per ottenere un mutuo. Questo significa che dovrai rimborsare il prestito e pagare gli interessi sottoforma di rate periodiche. Se dovessi trovarti nella situazione di non riuscire a incassare l’affitto per un certo periodo – magari perché la casa è rimasta sfitta, oppure perché l’inquilino non paga regolarmente come dovrebbe – potresti incontrare delle difficoltà a tenere fede agli impegni finanziari che derivano dal tuo investimento.
· Il secondo è invece relativo ai rischi tipicamente associati agli investimenti a lungo termine. Abbiamo detto che il settore immobiliare è più stabile rispetto ad altri e questo è certamente vero. Resta il fatto che nel lungo termine le cose possono cambiare e anche prendere una direzione inaspettata. Tanto per cominciare, gli immobili invecchiano e con il passare del tempo i costi di manutenzione tendono ad aumentare. A parte questo, anche l’attrattività della zona in cui sono situati potrebbe diminuire, rendendo più difficile l’impresa di trovare dei nuovi inquilini e costringendo di conseguenza il proprietario ad abbassare l’affitto.
A nostro modo di vedere, questo tipo di investimento è più adatto a chi ha le spalle ben coperte, che magari può contare sulle rendite provenienti da diversi immobili e riesce a compensare senza particolari problemi i periodi di sfitto, gli inquilini morosi, le spese di manutenzione e gli altri costi di cui deve farsi comunque carico.
Quanto deve rendere un immobile in affitto?
Ora che abbiamo parlato dei rischi che devi per forza considerare se stai valutando di comprare una casa per poi affittarla, possiamo passare a un altro aspetto importantissimo che devi considerare prima di prendere la tua decisione e, soprattutto, scegliere l’immobile su cui orientarti: quanto dovrà rendere il tuo investimento?
Per darti un’idea, il rendimento lordo degli immobili in affitto in Italia si aggira mediamente tra il 5% e il 7,5%. Il rendimento lordo in percentuale si calcola a partire dal prezzo di acquisto:
affitto che prevedi di incassare annualmente x 100 / prezzo di acquisto
Per calcolare il rendimento netto dovrai poi tenere conto degli interessi dovuti alla banca, della stima delle spese di manutenzione, delle imposte e, in generale, di tutti i costi legati all’investimento.
Affittare un immobile per brevi periodi
Affittare il tuo immobile per brevi periodi può rivelarsi una buona idea se questo è situato in una zona turistica e hai quindi buone probabilità di riuscire ad affittarlo per la maggior parte dell’anno.
Il tuo guadagno sarà probabilmente maggiore rispetto a quello che genererebbe una locazione di lungo periodo, perché in questo mercato specifico gli affitti tendono a essere ben più elevati. D’altra parte, dovrai preoccuparti di fornire tutta una serie di servizi: gas ed elettricità dovranno essere inclusi così come le pulizie, almeno a inizio e fine soggiorno.
Spesso e volentieri, la soluzione migliore in questi casi è quella di affidarsi a un’agenzia specializzata negli affitti per brevi periodi, soprattutto se abiti lontano dall’immobile in questione.
In questo primo post dedicato agli investimenti nel mercato immobiliare abbiamo parlato della possibilità di acquistare una casa per poi darla in affitto. Abbiamo visto che, se da una parte questo sembra un buon modo per ricavare un’entrata extra mensile, dall’altra ci sono dei rischi che vanno per forza di cose considerati, in particolare se l’acquisto dell’immobile richiede l’investimento di una buona parte dei tuoi risparmi.
Nel prossimo articolo di questa nuova post series parleremo di compravendite immobiliari e di come oggi sia possibile approcciare questo tipo di investimenti anche senza disporre di grandi capitali. Ti aspettiamo qui la prossima settimana!
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