Da un po’ di tempo a questa parte, pare proprio che Netflix stia perdendo quota. Il celebre servizio di streaming ha recentemente subito un crollo in borsa, dovuto in primo luogo alla consistente perdita di iscritti durante il primo trimestre dell’anno.
Mentre scriviamo questo articolo, l’azione di Netflix vale poco più di 187 dollari, circa 3,7 volte di meno rispetto ai massimi toccati a novembre 2021. A questo punto, la domanda tra gli investitori sorge quasi spontanea: è arrivato il momento di comprare? Possiamo ragionevolmente attenderci che il titolo risalirà nel medio-lungo termine?
Nel post di oggi parleremo delle principali cause del crollo in borsa di Netflix e ti forniremo alcuni degli elementi che ti serviranno per trovare risposta a queste domande.
Netflix tra crollo in borsa e trend ribassista
Il 20 aprile 2022 l’azione di Netflix ha subito un crollo senza precedenti: al termine delle contrattazioni, aveva perso più del 35% rispetto alla chiusura del giorno prima. Per comprenderne le ragioni, dobbiamo guardare innanzitutto agli ultimi risultati trimestrali, pubblicati il 19 aprile. La società quotata al Nasdaq ha subito un calo delle vendite del 10% rispetto al trimestre precedente e un calo degli utili per azione del 3% da inizio anno. Ciò premesso, Netflix non sembra navigare in acque poi tanto cattive: la redditività del capitale proprio risulta del 38%, mentre il margine di profitto ante imposte è del 19,7% (fonte: Investor’s Business Daily).
Allora il crollo in borsa come si spiega? A preoccupare gli investitori pare essere stato l’inatteso calo del numero di iscritti. Nell’ultimo trimestre, ne ha persi circa 200.000 a livello globale e la cosa ai mercati proprio non è andata giù. Ma diamo uno sguardo più dettagliato a questo dato, che può aiutarci a inquadrare meglio la situazione:
· negli Stati Uniti e Canada, Netflix ha perso ben 640.000 iscritti;
· in Europa, Medio Oriente e Africa ne ha persi 300.000;
· nei paesi dell’America Latina ne ha persi invece 350.000.
Queste perdite di non poco conto sono state però in buona parte compensate dai paesi asiatici, dove Netflix ha registrato ben 1,09 milioni di nuovi iscritti. Nonostante la perdita complessiva, ci troviamo dunque di fronte a un quadro piuttosto eterogeneo, in cui il servizio di streaming sembra aver perso il suo appeal solo in alcune zone del mondo, mentre in altre è in piena espansione.
Dobbiamo pure considerare che il crollo dello scorso aprile si è inserito in un trend ribassista che sta accompagnando l’azione di Netflix dallo scorso dicembre. Senza contare che, sempre all’interno di questo downtrend, già il 21 gennaio si era verificato un crollo importante (del 21,79%), sempre in corrispondenza della pubblicazione delle trimestrali.
Nel corso del mese di maggio, il corso azionario pare essersi fermato su un supporto e aver ritrovato una certa stabilità. Al momento, almeno dal punto di vista dell’analisi tecnica, non sembrano però esserci segni di ripresa.
Netflix: serve una nuova strategia aziendale
Abbiamo visto che la principale causa del crollo in borsa di Netflix pare essere stata la perdita di iscritti a livello globale. Una delle ragioni va sicuramente ricercata nella concorrenza, che si sta facendo largo con proposte sempre più attrattive e competitive.
In corrispondenza della pubblicazione delle ultime trimestrali, la società ha dichiarato di voler mettere a punto una nuova strategia aziendale finalizzata a recuperare il terreno perso. Tra le proposte attualmente sul tavolo troviamo:
· l’aumento del prezzo degli abbonamenti;
· la proposta di un modello di abbonamento comprensivo di pubblicità a un prezzo inferiore;
· l’introduzione di un sovrapprezzo per gli abbonamenti condivisi tra più persone;
· l’espansione dell’offerta di videogiochi.
Torniamo ora alla domanda che ci siamo posti all’inizio: è questo il momento giusto per acquistare le azioni di Netflix? Basandoci sui fatti che abbiamo ricapitolato nel post di oggi, secondo noi è ancora troppo presto per dirlo, vale piuttosto la pena di aspettare e vedere come si evolve la situazione. Per ora mancano i segnali di analisi tecnica e ancora non sappiamo se e fino a che punto le nuove strategie aziendali funzioneranno. Si tratta però di un titolo che vale la pena di tenere d’occhio, in quanto prossimamente potrebbero esserci degli sviluppi.
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