Ci hai fatto caso anche tu? Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di NFT tanto che, lo scorso mese di ottobre, anche la celebre testata “The Economist” ha deciso di mettere all’asta il non-fungible token dell’immagine di copertina del suo numero dedicato alla finanza decentralizzata (una rivisitazione di un’illustrazione tratta dal romanzo Alice nel paese delle meraviglie). L’opera è stata poi aggiudicata per circa 420.000 dollari.
Già, ma cosa sono gli NFT? In cosa consistono concretamente e come si acquistano? Si possono considerare un investimento? In questo post della nostra sezione focus vedremo di fare chiarezza, spiegandoti i concetti basilari nel modo più semplice possibile.
Cosa vuol dire token non fungibile
NFT è l’acronimo di non-fungible token, tradotto in italiano “token non fungibile”. In buona sostanza, si tratta di oggetti digitali che si distinguono per il fatto di essere unici e quindi non interscambiabili. Se ci pensi, tutto il contrario rispetto alle criptovalute o al classico denaro, che sono invece fungibili. Prendiamo l’esempio di due banconote da dieci euro: queste possono essere considerate identiche tra loro, nel senso che hanno lo stesso valore e nessuna caratteristica rilevante che le differenzi l’una dall’altra.
Ecco, lo stesso non si può dire degli NFT, che si caratterizzano appunto per la loro unicità. In questo senso potremmo paragonarli a delle opere d’arte e infatti, non a caso, la maggior parte dei token non fungibili viene utilizzata per compravendere opere in formato digitale e garantire i relativi diritti di proprietà.
Cosa sono gli NFT in parole semplici
Ora facciamo un passo in più: gli NFT servono appunto ad assicurare al legittimo proprietario che nessuno possa appropriarsi dell’opera digitale che gli appartiene e a riconoscere gli eventuali falsi in circolazione. Grazie alla tecnologia della blockchain, è infatti possibile tenere traccia di tutte le transazioni che riguardano gli NFT, cosa che consente di verificare l’originalità e l’identità del proprietario grazie all’assegnazione di un token ID.
Ricordiamo che, chi compra un NFT, acquista non tanto l’opera in sé, quanto piuttosto i diritti connessi al possesso di quell’opera, che vengono garantiti da uno smart contract. Potenzialmente, qualsiasi elemento digitale può diventare un NFT: le opere d’arte costituiscono forse l’esempio più comune, ma è anche possibile trovare NFT di video di competizioni sportive, di tweet diventati celebri e così via.
Acquistare un NFT come investimento?
Gli NFT vengono spesso acquistati come investimento. L’aspettativa di fondo è evidentemente quella che il loro valore aumenti nel tempo. Trattandosi di oggetti unici, alla stessa stregua di una classica opera d’arte, stimarne l’effettivo valore e prevederne l’evoluzione può però risultare alquanto difficile. Proprio per questo motivo, se si decide di acquistare un NFT a titolo di investimento è necessario procedere con la dovuta prudenza e valutando attentamente l’acquisto.
Nel post di oggi abbiamo visto cosa sono i non-fungible token, come funzionano e in che modo possono costituire un investimento. Come sempre in questi casi, ti ricordiamo che ogni investimento comporta un rischio, che può essere più o meno elevato a seconda della tipologia e del settore.
Ti interessa saperne di più su questo argomento? Allora leggi anche i nostri articoli:
· Finanza decentralizzata: è davvero il futuro?
· Fintech: le nuove opportunità nel settore della tecnofinanza
· Bitcoin e criptovalute emergenti: cosa sono e come si acquistano
Credito Italia è il nuovo blog italiano interamente dedicato all’educazione finanziaria. Ogni settimana proponiamo l’approfondimento di un tema di attualità per aiutarti a capire il mondo dell’economia e della finanza. Visita la homepage di www.creditoitalia.it e scopri l’economia spiegata semplice!
I nostri articoli sono a scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre necessario svolgere una ricerca approfondita e rivolgersi a un professionista del settore.
