Nuovo regolamento UE sul crowdfunding: le novità per i finanziatori

Condividi questo post:
Nuovo regolamento UE sul crowdfunding: le novità per i finanziatori
Crowdfunding

Negli ultimi anni, il crowdfunding ha saputo affermarsi come una nuova opportunità per investitori e finanziatori, come pure per chi è alla ricerca di fondi per poter finanziare progetti e operazioni di vario genere.

Si tratta di un fenomeno decisamente in crescita, che ha visto uno sviluppo significativo anche nel nostro paese. Resta il fatto che, fino a questo momento, il crowdfunding è stato regolamentato a livello prevalentemente nazionale. Ora però, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul crowdfunding, le cose sono destinate a cambiare. Ti interessa sapere come? Bene, perché ne parliamo proprio in questo articolo!

Quanto è cresciuto il crowdfunding negli ultimi anni

Dicevamo che il crowdfunding è un fenomeno in espansione, sia a livello europeo che mondiale. Se guardiamo in modo specifico all’Italia, secondo quanto riportato dal sito Crowdfundingbuzz, il numero di campagne di equity crowdfunding è passato da 4 nel 2014 a ben 153 nel 2020. Come è prevedibile, una crescita significativa si riscontra anche nell’ammontare dei fondi raccolti: si è passati da 1 milione e 308 mila euro nel 2014 a 100 milioni e 123 mila euro nel 2020.

Il lending crowdfunding ha seguito un andamento molto simile, fino ad arrivare a 185 milioni e 553 mila euro raccolti durante il 2020 in base ai dati che abbiamo reperito sul sito Crowdfundingreport.

La regolamentazione del crowdfunding prima del regolamento UE

Prima dell’entrata in vigore del regolamento UE 2020/1503, avvenuta il 10 novembre 2021, la regolamentazione del crowdfunding veniva prevalentemente gestita sul piano nazionale. In altre parole, era ciascun Stato membro dell’UE a stabilire e implementare le sue regole in autonomia.

Alla luce dello sviluppo significativo del crowdfunding nel corso degli anni, questo modo di procedere cominciava ad andare stretto a operatori, promotori e, per via indiretta, anche ai finanziatori. Al di fuori dei confini nazionali, i limiti erano infatti piuttosto stringenti. Un operatore che avesse voluto estendere la sua presenza a uno Stato estero avrebbe dovuto innanzitutto conoscerne nel dettaglio la normativa, avviare tutte le pratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie e attuare un modo di operare differente per ogni paese in cui avesse deciso di operare. Una trafila in molti casi complessa e anche parecchio costosa.

Da qui la necessità di uniformare la regolamentazione del crowdfunding a livello europeo, concretizzatasi con l’entrata in vigore del regolamento UE 2020/1503 il 10 novembre 2021.

Cosa cambia con il nuovo regolamento europeo sul crowdfunding

 

Cosa cambia con il nuovo regolamento UE sul crowdfunding
Come abbiamo già accennato, da questo punto di vista il nuovo regolamento europeo sul crowdfunding porterà degli importanti cambiamenti.

Un’unica regolamentazione stabilita a livello europeo e applicabile in tutti gli Stati membri significa di fatto che le piattaforme di crowdfunding potranno operare in qualsiasi Stato UE senza dover procedere a particolari adeguamenti e senza doversi addentrare in nuove trafile burocratiche.

Il regolamento in questione è entrato in vigore lo scorso 10 novembre, ma le piattaforme già operative avranno un anno di tempo per adeguarsi alla nuova normativa.

A nostro modo di vedere, tutto ciò migliorerà l’efficienza dell’intero sistema su cui si regge il crowdfunding. Una volta ottenuta la licenza nello Stato in cui hanno sede, le piattaforme potranno operare liberamente in tutti gli Stati dell’Unione, organizzare raccolte fondi per finanziare progetti in altri paesi e raccogliere capitali anche da finanziatori esteri.

I vantaggi verranno estesi anche agli stessi finanziatori, che non solo beneficeranno delle maggiori tutele previste dal regolamento, ma avranno la possibilità di accedere a un bacino potenzialmente molto più ampio di opportunità da finanziare anche all’estero.

Precisiamo che il nuovo regolamento si applica a tutti gli operatori, fatta eccezione per le piattaforme di lending che concedono prestiti alle persone fisiche per il perseguimento di obiettivi personali.

Nuovo regolamento europeo sul crowdfunding: le principali novità

Vediamo ora quali saranno in concreto alcune delle principali novità introdotte dal regolamento europeo sul crowdfunding:

· Per operare in tutti gli Stati membri dell’UE, alle piattaforme basterà richiedere all’autorità competente nel loro paese di riferimento il rilascio di un passaporto europeo insieme alla licenza di operare.

· Le piattaforme di crowdfunding dovranno sottostare al regolamento UE anche in quei paesi che fino a questo momento non hanno implementato una regolamentazione specifica. Il tutto a maggiore tutela di finanziatori e investitori.

In questo post abbiamo parlato dell’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sul crowdfunding e di come probabilmente contribuirà a cambiare e consolidare questo sistema nel corso dei prossimi anni.

Ti interessa saperne di più su questo argomento? Allora leggi anche i nostri articoli:

· Crowdfunding: cos’è e come funziona

· Cos’è il lending crowdfunding immobiliare

· I 5 vantaggi di investire con il crowdfunding

· Fondi immobiliari e crowdfunding a confronto

Credito Italia è il nuovo blog italiano interamente dedicato all’educazione finanziaria. Ogni settimana proponiamo l’approfondimento di un tema di attualità per aiutarti a capire il mondo dell’economia e della finanza. Visita la homepage di www.creditoitalia.it e scopri l’economia spiegata semplice!

I nostri articoli sono a scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo una consulenza professionale. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento, è sempre necessario svolgere una ricerca approfondita e rivolgersi a un professionista del settore.

Questo sito utilizza i 'cookies' per favorire la consultazione dei contenuti e l'erogazione dei servizi. Per prestare il consenso all'uso dei cookies cliccare il bottone "OK" oppure a leggere la nostra policy. OK