Perché i mercati crollano in tempo di crisi: fattori emozionali e strategie

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Perché i mercati crollano in tempo di crisi: fattori emozionali e strategie
Finanza e mercati

I mercati finanziari tendono a crollare in tempo di crisi, lo abbiamo visto fin troppo bene durante la prima parte di questo 2020. Del resto, è un fatto scontato: se i mercati sono il riflesso di quanto accade nell’economia reale, è abbastanza logico che crollino in tempi di crisi. Eppure, ci sono anche degli altri fattori che dobbiamo considerare, non tanto legati a parametri oggettivi ma più che altro influenzati dagli stati emozionali di investitori e consumatori.

Nel post di oggi parleremo proprio di questo: di come le emozioni siano in grado di influenzare l’andamento dei mercati in tempi di crisi e non solo. Ma soprattutto vedremo cosa puoi fare concretamente per cercare di contenere le perdite nel momento in cui si verifica un crollo delle borse.

Il ruolo delle emozioni nel crollo dei mercati: il caso della birra Corona

Quella generata dal Coronavirus è sicuramente una crisi economica reale, e anche di proporzioni importanti. È dunque piuttosto chiaro che il conseguente crollo dei mercati azionari non possa essere attribuito a dei fattori puramente emozionali.

Eppure, in questi casi le emozioni giocano sempre il loro ruolo. Prima di addentrarci nell’argomento, vogliamo portarti un esempio che secondo noi è molto significativo.

Durante il mese di marzo, quando il mondo si trovava in piena emergenza sanitaria e i mercati erano in discesa libera, c’è stato un titolo in particolare che ha attirato l’attenzione di molti. Stiamo parlando delle azioni di Constellation Brands Inc., il marchio produttore della birra Corona negli Stati Uniti: il corso è infatti crollato dai 207.40 dollari del 21 febbraio ai 105.64 del 23 marzo, quando ha toccato il suo picco minimo dopo aver perso ben il 49%!

Per quale ragione le azioni di un marchio di birra hanno sperimentato un crollo così importante durante un’emergenza sanitaria? Non stiamo parlando di un bene di prima necessità, questo è vero, e c’è anche da dire che la birra Corona è un prodotto in parte legato alla stagionalità, venendo consumata prevalentemente nel periodo estivo. D’altra parte, abbiamo assistito a una discesa eccezionale, che queste considerazioni non bastano a giustificare.

Il motivo principale del crollo pare invece essere dovuto alla curiosa omonimia tra la birra Corona e il Coronavirus: nel primo periodo della pandemia, il web si è popolato di meme che giocavano su questa associazione di nomi. Inutile dire che, con il virus, la birra messicana non abbia nulla a che vedere. Ma tanto è bastato per assistere a un calo delle vendite e a un crollo ancor più marcato delle sue azioni.

Che cosa ci dice questo esempio? Semplicemente che l’andamento dei mercati non è sempre determinato da un agire razionale. Nei periodi di crisi, come pure in quelli di euforia, il comportamento degli investitori è spesso irrazionale, proprio perché principalmente guidato dalle emozioni.
Crollo borsa: cosa fare.

Crollo dei mercati finanziari: da cosa è causato

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che il crollo di un titolo azionario e, più in generale dei mercati, può essere determinato in buona parte dalle emozioni. Questo non significa che i fattori emozionali debbano esserne considerati i principali responsabili, almeno non nella maggioranza dei casi. Anche i parametri oggettivi – in buona sostanza, tutti quegli indicatori dello stato di salute del sistema economico e delle singole società – giocano un ruolo molto importante.

Resta il fatto che sono le decisioni degli investitori a produrre l’impatto più diretto sull’andamento dei mercati. E le loro decisioni dipendono dalle loro percezioni, che non sempre rispecchiano fedelmente le prospettive di crescita economica o aziendale.

Non per niente, secondo molti trader professionisti, per diventare investitori di successo occorre prima di tutto saper riconoscere e interpretare gli umori della massa, prevedendo tutti quei comportamenti dettati dalla paura, dall’euforia e dall’irrazionalità.

I mercati azionari crollano? Ecco come cercare di contenere le perdite

In quest’ultima parte dell’articolo di oggi vogliamo darti qualche consiglio per cercare di contenere le perdite in caso di crollo dei mercati azionari. Non parleremo di strategie particolari, ma di alcuni semplici comportamenti che puoi adottare per ridurre l’impatto dell’andamento irrazionale dei mercati.

Va da sé che non possiamo garantire che si rivelino sempre efficaci: ogni crollo è determinato da una combinazione diversa di fattori e fare previsioni non è certo cosa facile. Nonostante questo, ci sono almeno un paio di regole generali che vale sicuramente la pena conoscere:

1. Se il tuo capitale è già investito quando si verifica il crollo: in questo caso, è molto probabile che ti convenga stare fermo, aspettare la ripresa senza fare nulla. I crolli dei mercati sono spesso causati dal panico del momento e proprio per questo tendono a essere solo temporanei. Ad esempio, nel caso del Coronavirus finora abbiamo assistito a una ripresa molto rapida. In altre situazioni, potrebbe volerci più tempo, ma comunque i mercati tendono generalmente a riprendersi nel medio e lungo periodo. Attenzione però, questo vale soltanto se il tuo portafoglio è ampiamente diversificato. Se invece hai puntato tutto solo su alcuni titoli, il rischio di perdita si fa più concreto anche a lungo termine.

2. Se il tuo capitale non è investito al momento del crollo: puoi valutare di entrare sul mercato in prossimità del picco minimo. Questo non è tanto un modo per cercare di contenere le perdite, ma più che altro per cogliere un’opportunità. Quando vengono toccati livelli minimi, si cominciano a intravedere le prospettive di ripresa e molti investitori sono di conseguenza portati a comprare. E in questo modo stimolano la risalita dei prezzi.

Lo ripetiamo ancora una volta: si tratta di strategie che possono rivelarsi proficue, ma che non danno nessuna garanzia. Del resto, sui mercati di certezze assolute non ce ne sono praticamente mai. Il nostro consiglio è sempre di evitare di investire per conto tuo se senti di non avere le competenze necessarie. Piuttosto rivolgiti a dei consulenti e gestori di portafoglio specializzati.

In questo post abbiamo parlato di crollo dei mercati finanziari, del ruolo dei fattori emozionali e di alcune strategie di base che puoi mettere in atto per tutelarti nei periodi di crisi.

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